Aggiornamento bollettino COVID-19 in Italia
Aggiornamento bollettino COVID-19. Sono online due report, contenenti le informazioni sui principali dati relativi al sistema di Sorveglianza integrata COVID-19 in Italia (ordinanza del n. 640 del 27 febbraio 2020), realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Scarica l’infografica e il documento “Epidemia COVID-19. Aggiornamento nazionale 12 marzo 2020” (pdf 1,1 Mb) con l’appendice al bollettino con il dettaglio regionale (pdf 3,3 Mb).
I dati sono presi dal testo pubblicato dall’ISS Istituto Superiore della Sanità
Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_12-marzo-2020
Epidemia COVID-19 Aggiornamento nazionale 12 marzo 2020 – ore 16:00
Nota di lettura: Questo bollettino è prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ed integra dati microbiologici ed epidemiologici forniti dalle Regioni e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento per SARS-CoV-2 dell’ISS.
I dati vengono raccolti attraverso una piattaforma web dedicata ed include tutti i casi di COVID-19 diagnosticati dai laboratori di riferimento regionali.
I dati vengono aggiornati giornalmente da ciascuna Regione anche se alcune informazioni possono richiedere qualche giorno per il loro inserimento.
Per questo motivo, potrebbe non esserci una completa concordanza con quanto riportato attraverso il flusso informativo della Protezione Civile e del Ministero della Salute che riportano dati aggregati.
I dati:
I dati raccolti sono in continua fase di consolidamento e, come prevedibile in una situazione emergenziale, alcune informazioni sono incomplete. In particolare, si segnala, soprattutto nelle Regioni in cui si sta verificando una trasmissione locale sostenuta del virus, la possibilità di un ritardo di alcuni giorni tra il momento della esecuzione del tampone per la diagnosi e la segnalazione sulla piattaforma dedicata.
Pertanto, la diminuzione dei casi che si osserva negli ultimi due giorni (Figura 1), deve essere interpretata come un ritardo di notifica e non come descrittiva dell’andamento dell’epidemia.
Il bollettino descrive, con grafici, mappe e tabelle la diffusione, nel tempo e nello spazio, dell’epidemia di COVID-19 in Italia. Fornisce, inoltre, una descrizione delle caratteristiche delle persone affette.
La situazione nazionale
Alle ore 16 del 12 marzo 2020, complessivamente sono stati riportati sulla piattaforma 13.882 casi di COVID-19 diagnosticati dai laboratori di riferimento regionale come positivi per SARS-CoV–2 (5.540 casi in più rispetto al precedente bollettino riferito al 9 marzo 2020), di cui 1.957 su 1.983 campioni processati confermati dal laboratorio nazionale di riferimento (ISS).
Sono stati notificati 803 decessi (446 decessi in più rispetto al precedente bollettino).
La Figura 1 mostra l’andamento dei casi diagnosticati per data di prelievo/diagnosi (disponibile per 13.323/13.882 casi).
L’andamento:
Si conferma un andamento in crescita delle nuove diagnosi dal 20 febbraio al 9 marzo 2020. Va sottolineato che questo dato può comunque risentire di modifiche nelle politiche di offerta del test.
Infatti, in accordo con la Circolare Ministeriale 0005889 del 25 febbraio 2020, il test dovrebbe essere effettuato ai casi sospetti di COVID-19, come da definizione di caso diramata dal Ministero della Salute, e ai casi sintomatici di ILI (Influenza-Like Illness, Sindrome Simil-Influenzale) e SARI (Severe Acute Respiratory Infections, Infezione Respiratoria Acuta Grave), ma non più a contatti asintomatici.
La data di inizio sintomi è al momento disponibile solo in 8.331 dei 13.882 casi. Questo può essere dovuto al fatto che una parte dei casi diagnosticati non ha ancora sviluppato sintomi e/o dal mancato consolidamento del dato stesso.
La Figura 2, mostra la distribuzione dei casi per data inizio dei sintomi, che evidenzia come i primi casi sintomatici risalgano alla fine di gennaio, con un andamento in crescita del numero di casi fino al 2 marzo 2020.
Complessivamente, 8.087 casi sono di sesso maschile (60.4%).
L’età mediana è di 64 anni (Range 0-100).
La Tabella 1 mostra la distribuzione dei casi e dei decessi segnalati per sesso e fasce di età decennali. L’informazione sul sesso è nota per 13.878/13.882 casi.
La differenza nel numero di casi segnalato per sesso aumenta progressivamente in favore di soggetti di sesso maschile fino alla fascia di età ≥70-79. Nella fascia di età ≥ 90 anni il numero di casi di sesso femminile supera quello dei casi di sesso maschile probabilmente per la struttura demografica della popolazione.
La letalità, riportata in Tabella 1 complessivamente e per sesso, evidenzia un aumento della letalità con l’aumento della fascia di età. Si osserva inoltre una letalità più elevata nei soggetti di sesso maschile in quasi tutte le fasce di età.
La distribuzione:
LA DISTRIBUZIONE DEI CASI DIAGNOSTICATI:
DAI LABORATORI DI RIFERIMENTO REGIONALE (N=13.882) E DEI DECESSI SEGNALATI (N=803) PER FASCIA DI ETÀ E SESSO
L’indagine epidemiologica suggerisce che la trasmissione dell’infezione sia avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre casi segnalati dalla regione Lazio che si sono verosimilmente infettati in Cina.
- Lo stato clinico dei pazienti non è ancora classificato in tutte le Regioni/PPAA in modo standardizzato secondo le modalità previste dalla sorveglianza COVID-19, ma si sta procedendo alla raccolta di tale informazione.
Lo stato clinico è disponibile solo per 4.535 casi, di cui 388 (9%) asintomatici, 272 (6%) pauci-sintomatici, 722 (16%) con sintomi per cui non viene specificato il livello di gravità, 1.923 (43%) con sintomi lievi, 949 (21%) con sintomi severi tali da richiedere ospedalizzazione, 241 (5%) con quadro clinico di gravità critica che richiede ricovero in Terapia Intensiva.
- La degenza in reparto di ricovero è riportata per 1.755 casi (12.6% dei casi totali); di questi 249 (14%) risultano ricoverati in terapia intensiva (età mediana 66 anni (0-18 anni: 0%; 19-50 anni: 11,9%; 51-70 anni: 51,2%; >70 anni: 36,9%).
Anche questo dato non è ancora classificato in tutte le Regioni/PPAA in modo standardizzato secondo le modalità previste dalla sorveglianza COVID-19, ma si sta procedendo alla raccolta di tale informazione.
Pertanto i dati sullo stato clinico e sul reparto di degenza sono particolarmente soggetti a modifiche dovute al loro progressivo consolidamento.